Nel corso del 2020, caratterizzato dalla pandemia, la rete Caritas presente sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia, nonostante il rischio di infezioni da COVID-19, ha continuato a vivere la prossimità con i gesti semplici dell’accoglienza, dell’ascolto e del sostegno alle persone più fragili.
Dietro ai numeri illustrati nel report della Caritas diocesana di Gorizia c’è il lavoro silenzioso e quotidiano di 138 volontari, che hanno continuato con il loro impegno anche nell’anno difficile della pandemia, chiaramente prendendo tutte le misure di precauzione previste dalle linee guida governative e, nel periodo di lockdown, effettuando gli ascolti in modalità telefonica.
Il Centro di Ascolto diocesano e i 21 Centri di Ascolto e Centri di Distribuzione presenti nelle diverse Parrocchie sul territorio dell’Arcidiocesi hanno offerto un totale di 1.950 ore annue di apertura al pubblico. Bisogna sottolineare che queste ore fanno riferimento soltanto al ‘front office’ – in altre parole alle ore di apertura al pubblico – e non tengono conto di tutto il tempo che i volontari dedicano ad accompagnare le persone e a mantenere i contatti con la rete presente nella comunità.
Nel periodo dell’emergenza sanitaria i Centri di Ascolto e i Centri di Distribuzione presenti sul territorio sono diventati un osservatorio privilegiato per rilevare gli effetti della crisi economica dovuta alla pandemia. Questa rete ha incontrato appunto persone impoverite dall’emergenza sanitaria, che non si erano mai rivolte prima agli sportelli della Caritas nell’Arcidiocesi di Gorizia.
Questa rete ramificata ha incontrato 1055 persone nel corso del 2020.