L’augurio di essere costruttori di una Pace autentica

Il pensiero per questa Pasqua del direttore e dell’equipe Caritas diocesana

“Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono”, diceva San Giovanni Paolo II nel suo Messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2002; parole recentemente riprese anche dal nostro arcivescovo Carlo proprio in occasione dei Santi Ilario e Taziano, patroni di Gorizia, lo scorso 17 marzo.

In occasione di questa Santa Pasqua, l’augurio che Caritas diocesana vorrebbe portare a tutti è quello di trovare dentro di sé la capacità di perdonare. Perché è proprio da questa capacità che si può arrivare a vivere la Pace. Una pace che nasce da una ricerca di Bene in primis per sé stessi ma che porta a compiere, attraverso l’imitazione di Gesù, il perdono come grande atto d’amore verso gli altri. Come la Pasqua passa per il Venerdì Santo, il momento della Passione e del Dolore, giunge però il Perdono del Padre (“Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” Lc 23,34), che è già Risurrezione per l’umanità intera.
È da questo grande esempio che anche noi possiamo trovare il modo di “risorgere” dalle nostre chiusure, dai nostri piccoli conflitti, dall’incapacità di metterci in relazione con gli altri, dalla perdita di entusiasmo e di fiducia nel futuro, cercando di vedere gli “altri” che incontriamo nella nostra vita come fratelli.
Una risurrezione che sia vissuta come “incipit” del nostro “rinascere” con Gesù, ogni giorno della nostra vita.
A tutti un caro augurio, con tutto il cuore, di desiderare ed essere costruttori di una Pace autentica, per noi e per i nostri fratelli.
Buona Pasqua,
diacono Renato e l’equipe Caritas diocesana di Gorizia

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