Report Diocesano 2020

Il primo rapporto diocesano sulle povertà della rete Caritas dell'Arcidiocesi

Se si analizzano le prime pagine dei giornali e i servizi dei telegiornali dai mesi del ’lockdown’ della primavera del 2020 ad oggi si troverà sempre tra le
primissime notizie il tema della pandemia.
Nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 i mass-media davano grande evidenza anche alla solidarietà e al volontariato: si parlava di Protezione Civile, Croce Rossa, della Caritas e di altre realtà similari. Finiti i mesi più difficili del confinamento via via la solidarietà e il volontariato non trovano tanto spazio negli organi di informazione. Cosa è successo?

Forse l’impegno del volontariato e la solidarietà di tantissimi italiani è andato a scemare? Il report diocesano della rete della Caritas dell’Arcidiocesi di Gorizia, presentato in questi giorni, evidenzia come in tutto il 2020, e non solo neimesi di ’lockdown’, l’impegno dei volontari dei Centri di Ascolto e dei Centri di Distribuzione presenti sul territorio non è diminuito. 138 volontari hanno offerto 1950 ore di servizio calcolando soltanto le ore di apertura degli sportelli, senza calcolare il tempo dedicato a tessere reti con la comunità. Hanno aiutato 1.055 famiglie pari a 2.713 persone. I volontari dei Centri di Ascolto e dei Centri di Distribuzione sono soltanto una parte dei volontari della Caritas. Il loro impegno è il segno di una Chiesa diocesana che nel silenzio e nella concretezza vuole vivere l’accoglienza verso le persone più fragili. Non dobbiamo dimenticare che gli stessi volontari della Caritas sono solo una parte del volontariato presente sul nostro territorio e ci sono tantissime altre persone che vivono l’accoglienza e la prossimità in modo silenzioso e quotidiano senza essere volontari di nessuna Istituzione. Nel cuore di queste persone, che vivono concretamente l’accoglienza, c’è posto per tutti e come scrive San Giovanni Crisostomo, tali persone possono essere paragonate ad un porto:

“L’uomo misericordioso è un porto per chi è nel bisogno: il porto accoglie e libera dal pericolo tutti i naufraghi; siano essi malfattori, buoni o siano come siano quelli che si trovano in pericolo, il porto li mette al riparo all’interno della sua insenatura.”

da Voce Isontina del 27/11/2021

Dar voce alla solidarietà ed al volontariato nella nostra diocesi tramite un report è importante perchè ci permette di capire meglio la nostra realtà e come sostenere le nostre comunità. Per leggere il report diocesano completo lo può consultare nel link qui di seguito

REPORT RETE CARITAS ARCIDIOCESI GORIZIA 2020

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