Torna, per il terzo anno, la “Festa del Volontario”, che quest’anno amplia i suoi “orizzonti”, coinvolgendo nell’invito alla partecipazione anche il Terzo Settore socio-sanitario e diventando quindi la “Festa del Volontario e della Solidarietà”.
L’appuntamento è in programma per venerdì 22 novembre 2024 alle ore 18.00, ospitato presso la Sala Maggiore del Kulturni dom, in via Italico Brass 20 a Gorizia.
Nata nel 2022 per volontà di Caritas Diocesana di Gorizia, che ha riunito accanto a sé un solido team organizzativo, la “Festa del Volontario e della Solidarietà” sorge per ringraziare i volontari dell’ambito sociale per l’impegno che quotidianamente offrono a favore delle persone più fragili, nonché per rafforzare la rete tra le diverse realtà presenti nel mondo del volontariato socio-sanitario del territorio di Gorizia e Nova Gorica, anche in preparazione dell’anno europeo della cultura che si svolgerà nel 2025.
L’evento è diventato nel tempo un’occasione importante per creare uno scambio e una conoscenza reciproca tra i volontari e associazioni, ma anche un momento di formazione e di sensibilizzazione e promozione del volontariato. Proprio in un’ottica e in un respiro più ampio di condivisione è stato quindi deciso di estendere l’invito anche al Terzo Settore socio-sanitario, che quotidianamente si spende per stare accanto ai più piccoli, ai più fragili, a chi è malato, a chi è anziano, a chi è più solo.
“Capaci di segni tangibili per un futuro migliore”, questo il tema conduttore scelto per questa terza edizione, che si ispira al Messaggio di papa Francesco per la recente Giornata mondiale dei Poveri, ma anche un tema che richiama chiaramente alla Speranza, che guiderà il Giubileo 2025.
Volontari e operatori del Terzo Settore sono infatti impegnati a creare ogni giorno speranza, soprattutto verso coloro che soffrono, generando relazionalità, costruendo il bene comune e spendendosi nella società tentando di renderla un posto migliore.
Promotore dell’iniziativa è anche quest’anno la Caritas diocesana di Gorizia, affiancata dagli “storici amici” dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Gorizia, Associazione Nazionale Forestali Sezione del Friuli Venezia Giulia, Chiesa Evangelica Metodista di Gorizia, Croce Rossa Italiana Comitato di Gorizia, Unitalsi Sottosezione di Gorizia, Karitas e Humanitarno Društvo KID della vicina Nova Gorica, ai quali si affianca quest’anno una “new entry”: Associazione Club Alcolisti in Trattamento – ACAT Goriziana.
La “Festa del Volontario e della Solidarietà” gode del patrocinio del Comune di Gorizia e del contributo di Cassa Rurale FVG, Conte Servizi di Silli Luca, Serimania e Poligrafiche San Marco.
Il programma
La “Festa del Volontario e della Solidarietà” si aprirà con i saluti istituzionali dell’Arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e dei rappresentanti istituzionali.
Successivamente – dopo la proiezione di un breve video curato dal regista Mattia Vecchi, che desidera introdurre i presenti sul tema della Speranza e della cura degli altri – si entrerà nel vivo della serata con gli interventi dei due ospiti di questa terza edizione: il professor Stefano Allievi, sociologo dell’Università degli studi di Padova, il quale si soffermerà sul “Costruire relazioni in una società plurale”, toccando proprio i “segni di speranza” che attraversano la società di oggi, e don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’associazione Kayrós che dal 2000 si occupa di offrire supporto, alloggio e reinserimento a minori in situazioni di difficoltà, attraverso vari progetti ed iniziative. È inoltre cappellano dell’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano. Don Burgio, partendo dalla sua esperienza, approfondirà come il Terzo Settore e i suoi professionisti possano, con il loro operato, anche creare speranza, oltre che sostegno e accompagnamento.
A fare seguito ai due relatori, anche due giovani volontari che porteranno la propria esperienza personale, fatta non solo di aiuto agli altri ma anche, appunto, di concreti segni di speranza.
A moderare e condurre l’incontro, il giornalista Christian Seu.
Anche quest’anno non mancherà un segno di riconoscimento – un “grazie”, non un premio – ai volontari che, nelle varie realtà partecipanti, hanno lasciato con la loro opera un tratto importante.
Nel corso della serata anche alcuni intermezzi musicali proposti dal “Coro Sant’Ignazio” di Gorizia.
Le voci
“Per noi è un vero piacere poter ritrovare i nostri “vecchi amici” e insieme a loro promuovere la terza edizione della “Festa del Volontario”, che quest’anno diventa anche “della Solidarietà” – il commento del direttore della Caritas diocesana di Gorizia, diacono Renato Nucera -. Ancora una volta tutti riteniamo sia bello e doveroso porre un sentito “grazie” a tutti coloro che, ogni giorno, in maniera gratuita o come scelta lavorativa si spendono verso chi è più fragile o vive in difficoltà. La povertà non è solo quella economica ma tocca vari aspetti, che coinvolgono le relazioni in società, la salute, l’età… essere qui presenti, insieme, a confrontarci e migliorarci, è segno di quanto il Volontariato e il Terzo Settore siano più che mai fondamentali nella vita odierna”.
Gli fa eco Paolo Verdoliva, presidente ANA Sezione di Gorizia: “Siamo arrivati al terzo anno di questa bella Festa, nata per ringraziare i volontari che quotidianamente mettono a disposizione il tempo libero a favore di chi ha più bisogno e che quest’anno si allarga anche alla solidarietà coinvolgendo il Terzo Settore socio sanitario. Festa che è un modo per incontrarsi, rafforzare i legami tra associazioni di volontariato e trasmettere la reciproca conoscenza ed esperienza”.
Il bello di trovarsi insieme per creare solidi legami è rimarcato anche dall’ANFOR FVG, il cui referente, Giovanni Marassi, ha sottolineato come il team organizzativo sia “come le corde di una chitarra, diverse nelle note ma unite in un’unica armonia. Un gruppo che ha saputo anche quest’anno operare con passione e rispetto, conscio delle proprie forze e specificità”.
“‘Servire e non essere serviti’ è uno dei nostri principi – ha espresso Paolo Silli per la Chiesa Evangelica Metodista di Gorizia -, siamo noi a disposizione degli altri. Credo che la partecipazione a questa Festa e il ringraziamento ai tanti volontari esprimano proprio lo spirito di questo principio”.
“Attraverso il volontariato testimoniamo la fede operosa, promuoviamo l’amore fraterno e il sostegno reciproco come fondamenti della nostra missione cristiana. La partecipazione alla Festa del Volontario e della Solidarietà è quindi un passo naturale nella nostra opera”, le parole di Sandro Marega, presidente Unitalsi sottosezione di Gorizia.
“Questa terza edizione è un modo per celebrare l’impegno dei volontari che operano nel sociale con passione, disponibilità, sensibilità e collaborazione anche con altre realtà associative, diverse tra loro ma intimamente convinte di operare a favore delle persone che hanno più bisogno, delle fragilità, delle disabilità, senza nulla chiedere, solo per spirito di servizio e per dare un concreto aiuto”, il pensiero del presidente della CRI – Comitato di Gorizia, Federico Maria Pellegatti.
“Nei Club degli Alcolisti in trattamento c’è un’espressione che colpisce: Spiritualità Antropologica. Per noi significa, gentilezza, aiuto e servizio, in contrapposizione all’egoismo ed all’invidia. Si mette in atto attraverso l’ascolto e il rispetto, il confronto con gli altri, mettendosi in discussione per accrescere, comunicare e condividere la ricchezza interiore di ciascuno che è costruita sulla solidarietà e sull’amicizia. Credo si possa ritrovare proprio qui lo spirito che ci ha invogliati e spinti ad accettare l’invito ad unirci alla Festa del Volontario e della Solidarietà”, il commento di Mariaclaudia Diotti, per ACAT Goriziana.
Non manca poi la partecipazione degli storici amici della vicina Slovenia. “Siamo contentissimi di lavorare insieme e realizzare cose buone, concrete e utili insieme. Momenti come questo rafforzano di anno in anno la nostra unione”, il pensiero di Renata Vončina di Karitas Nova Gorica – Škofijska Karitas Koper; accanto a questa anche Humanitarno društvo KID, la cui coordinatrice, Majda Smrekar sottolinea come vada ricordato anche il “sacrificio che si cela dietro al lavoro umanitario, persone che dedicano il proprio tempo, la propria professionalità, senza chiedere nulla in cambio ma per stare vicino a chi vive situazioni di crisi. Con Caritas Gorizia lavoriamo insieme da molti anni e prendere parte alla Festa del Volontario rafforza la collaborazione molto bella tra le nostre due città vicine e i nostri due Paesi. Un lavoro che ci auguriamo continui per molto molto tempo”.