Nel Polo Liceale di Gorizia l’istruzione ha preso una svolta innovativa con il progetto “#unaltrascuola”, iniziativa volta a esplorare le complessità della società moderna.
Il progetto si è concentrato sull’approfondimento delle conoscenze e della comprensione delle strutture sociali, economiche, giuridiche, civiche e ambientali che definiscono il nostro mondo. Per tre giorni (10, 11, 12 gennaio), le lezioni tradizionali sono state sospese, per dare spazio a un’immersione totale in attività culturali e laboratoriali di diversa natura.
Gli studenti hanno partecipato attivamente a conferenze, dibattiti, analisi tematiche e uscite didattiche, in un ambiente di apprendimento dinamico e interattivo.
Il coinvolgimento degli studenti è stato notevole, testimoniato dalla loro partecipazione entusiasta e dall’interazione costruttiva con il territorio. Un aspetto cruciale di “#unaltrascuola” è stata la collaborazione con vari enti di volontariato, associazioni, enti pubblici, istituzioni e forze dell’ordine. Tali collaborazioni hanno non solo arricchito il programma, ma hanno anche offerto agli studenti una prospettiva reale e tangibile su diversi ambiti della vita sociale e civile.
I risultati del progetto sono stati decisamente positivi: buon coinvolgimento e ottima interazione con il territorio. Gli insegnanti e gli organizzatori hanno osservato un evidente incremento nell’interesse degli studenti verso le tematiche toccate, segnando un successo sia in termini di partecipazione che di apprendimento.
“#unaltrascuola” rappresenta un modello educativo innovativo, che potrebbe ispirare altre istituzioni scolastiche a intraprendere percorsi simili, preparando i ragazzi a diventare cittadini consapevoli e attivi nella società contemporanea.
M.L.
L’amore muove la nostra vita” è stato il filo conduttore dell’intervento svolto al Polo Liceale dalle dottoresse Valentina Busatta e Agnese De Santis della Caritas diocesana di Gorizia, con l’obiettivo di presentare agli studenti cosa sia Caritas, partendo dal suo significato: Caritas = amore. Da qui il lavoro degli stessi studenti nel raccontare e spiegare cosa questo sia, anche alla luce di quello che sentono e vivono in prima persona.
Si è partiti prendendo spunto al di fuori dell’ambiente di fede/Chiesa, “scomodando” psicologia, pedagogia e scienze sociali, per sottolineare come anche la scienza definisca l’amore il sentimento principale, che ingloba tutti gli altri, importante e necessario per la crescita armoniosa e sana di un individuo. Da questo breve viaggio nelle varie “discipline” si è arrivati all’amore inteso come Caritas, quello speso per gli altri, necessario per il bene comune e nostro, quello che guarda nel profondo ed è gratuito, fino ad arrivare a raccontare cosa nel concreto fa Caritas, sottolineando come l’obiettivo principale sia la promozione della solidarietà e la concretizzazione tramite le Opere Segno.
Le reazioni sono state diverse, a volte contrastanti, emozionanti in alcuni momenti, certamente molto partecipate e sentite.
V.B.
(foto www.facebook.com/slatapergorizia)
Articolo pubblicato su Voce Isontina n. 3 del 27 gennaio 2024 all’interno della rubrica “Gocce di Carità”, curata dalla Caritas diocesana di Gorizia