Attivato il servizio di informativa legale

Messo in campo da Caritas diocesana e Consiglio Italiano per i Rifugiati, è riservato a migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o speciale sul territorio di Gorizia e al di fuori del circuito di accoglienza ministeriale

Alla Caritas diocesana di Gorizia ha recentemente aperto le porte un nuovo servizio.
Alla luce di una crescente richiesta di orientamento e informazioni, giunta nel corso dei mesi estivi al Centro di Ascolto diocesano e agli Uffici Caritas da parte di richiedenti asilo e persone già entrate nel circuito di protezione internazionale ma uscite dai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) per scadenza dei termini legali, la Caritas di Gorizia ha deciso di attivare, insieme al Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), un servizio di consulenza legale riservato nello specifico a queste categorie.
Il servizio – che ha sede in via Garzarolli 131 presso la Fondazione Contavalle – ha infatti una funzione informativa e di consulenza legale riservata a migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o speciale sul territorio di Gorizia e al di fuori del circuito di accoglienza ministeriale.

Al servizio gli operatori del CIR offriranno quindi dei colloqui di informativa legale per queste persone, su indicazione di Caritas diocesana, che raccoglierà i contatti e curerà l’agenda degli appuntamenti. Gli interessati possono chiamare, per poter prendere un appuntamento, il numero 0481 525188 – interno 5 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

“Negli scorsi mesi più volte siamo stati contattati da richiedenti asilo e persone che godono di protezione internazionale che, dopo aver espletato tutte le procedure secondo le normative previste, presentavano ancora alcuni “nodi” documentaristici e legali da sciogliere – ha spiegato il diacono Renato Nucera, direttore di Caritas diocesana Gorizia -; le persone chiedevano consulenza e orientamento legale, oppure informazioni per l’accoglienza nel sistema legale governativo, ovvero nei Centri Accoglienza Richiedenti Asilo – CARA, nel Sistema di Accoglienza e Integrazione – SAI o nei CAS. Vista così questa crescente richiesta e grazie all’ottima collaborazione che già da tempo lega Caritas e CIR – organizzazione umanitaria indipendente a carattere nazionale nata con l’obiettivo di difendere i diritti dei rifugiati e richiedenti asilo e che sul territorio vanta un’esperienza più che decennale -, è stato scelto di avviare insieme questo servizio, attivo ora da un paio di settimane e che già a raccolto diverse richieste di contatto”.

Il servizio ha durata di sei mesi, prolungabile per altri sei, ed è reso possibile grazie ai Fondi 8xmille diocesani.

All’interno del servizio gli operatori legali del CIR si impegneranno anche in azioni di advocacy e di raccordo tra soggetti pubblici e del privato sociale coinvolti nel sistema di protezione e accoglienza sul territorio di Gorizia, al fine di rafforzare il coordinamento e generare sinergie e prassi virtuose, nonché ottimizzare i servizi rivolti a migranti, richiedenti asilo e rifugiati.

Questo servizio – ha aggiunto il direttore- si pone non solo come risposta a un “vuoto” informativo evidentemente presente nella vita di queste persone ma vuole essere, nello spirito che guida Caritas, il segno di una comunità che è attenta alle necessità di tutti – anche di chi è arrivato per ultimo e da poco sul territorio – e non da sola ma in rete, cogliendo insieme le difficoltà presenti all’interno del tessuto sociale e cittadino, cerca di dare risposte adeguate attraverso gli strumenti propri e specifici di ogni parte. Non da ultimo desidera essere esempio e stimolo anche per altri attori del territorio nel creare sempre più sinergia e collegamento.

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