Ritrovarsi senza dimora da un giorno all’altro significa percepire di non avere più il punto di riferimento più importante per la vita di una persona: la casa.
La propria abitazione infatti non è soltanto un luogo dove potersi riposare, nutrire e curare la propria igiene personale ma è anche il luogo degli affetti più cari ed intimi.
Le storie di vita dei senza dimora ci raccontano proprio i loro sentimenti più profondi: quando hanno perso la casa si sentono svuotati, vivono un fortissimo senso interiore di precarietà e si trovano senza alcun obiettivo per cui valga la pena spendersi.
Per loro i centri di accoglienza come i dormitori ma anche le mense o altri luoghi di socializzazione dove poter trascorrere le lunghe giornate, diventano dei punti di riferimento che non sostituiscono mai appieno la loro dimora ma dove possono intrecciare relazioni e sentire di appartenere a una comunità, fatta di persone, di volti, di sguardi.
Sul territorio diocesano continua l’attività di accoglienza della Caritas di Gorizia nei dormitori “Aristide Vescovini” a Monfalcone e “monsignor Luigi Faidutti a Gorizia”.
Un servizio questo che è reso possibile grazie al fondamentale sostegno dei Fondi 8xmille a disposizione dell’Arcidiocesi di Gorizia per le opere di Carità, e anche grazie all’importante sostegno della Cassa Rurale ed Artigiana del Friuli Venezia Giulia e della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, che hanno scelto di finanziare questo progetto che garantisce sul locale una risposta concreta alla necessità di diverse persone di trovare un’accoglienza per la notte o perché in fuga dal conflitto in corso in Ucraina.
Il dormitorio “Faidutti”
Dal marzo 2022 infatti la Caritas diocesana di Gorizia ha deciso di convertire il dormitorio “monsignor Luigi Faidutti” di Gorizia da accoglienza di persone senza fissa dimora ad accoglienza di famiglie che fuggono dalla guerra in Ucraina e che chiedono protezione sul territorio della Provincia di Gorizia.
Da marzo a dicembre 2022 il dormitorio goriziano ha accolto sulle 24 ore 110 persone in fuga dal conflitto, vale a dire 31 nuclei familiari, di cui 47 sono stati i minori.
Nei primi quattro mesi del 2023 il dormitorio ha già accolto 31 tra donne e bambini, sempre scappati dal terribile conflitto tra Russia e Ucraina.
Il dormitorio “Vescovini”
Il Dormitorio “Aristide Vescovini” di Monfalcone continua nel suo servizio di ospitalità a uomini senza fissa dimora in stato di povertà assoluta.
In particolare nel 2022 vi hanno trovato accoglienza 21 persone, di cui 9 italiani e 12 stranieri, per un totale di 1.094 pernottamenti. Si tratta di persone senza fissa dimora che, quasi sempre, accanto alla mancanza di risorse economiche per poter sostenere i costi di un alloggio in affitto, si trovano a vivere esclusi dalla società.
Nei primi 4 mesi del 2023 il dormitorio Caritas di Monfalcone ha già ospitato 9 persone, offrendo loro un’accoglienza davvero importante se si considera che l’arco di tempo preso in esame coincide con i mesi della stagione invernale, caratterizzati non solo da temperature rigide ma molto spesso anche da condizioni meteo per nulla favorevoli.
(articolo tratto da “Voce Isontina” n. 23 del 10 giugno 2023 – Rubrica “Gocce di Carità” a cura della Caritas diocesana di Gorizia)