“Alla guerra non ci si abitua. Dapprima sconvolge, poi confonde, stanca, toglie le forze, soffoca, esaspera.” Ha dichiarato don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas-Spes Ucraina, organizzazione che fa riferimento alla Chiesa greco-cattolica del Paese.
“In questo momento difficile, c’è un grande bisogno di unità, sostegno, abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli, che l’umanità è una grande famiglia. Diciamo grazie a tutti coloro che stanno lavorando per noi. Perché è solo grazie a questa mobilitazione che possiamo essere sicuri di poter aiutare le persone in fuga dalla guerra. Per noi organizzazioni caritative questo è il nostro campo di battaglia, essere a fianco delle persone, dei più poveri ma adesso tutta l’Ucraina è povera, sfollata, ed ha bisogno del nostro aiuto”, ha aggiunto.
È una situazione drammatica, che avrà ripercussioni non solo militari quella che si sta compiendo davanti ai nostri occhi, derivante da un conflitto armato iniziato nel 2014 e mai risolto, al quale si deve aggiungere la pesante crisi economica derivante dalla pandemia. In questo quadro è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina, che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra. Attraverso la rete dei centri polivalenti e altre strutture che man mano si rendono disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile, e prodotti per il riscaldamento, si sta fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole ed accoglienza. Particolare attenzione è rivolta ai minori, in parte alloggiati presso 22 case famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici; Caritas ha messo a disposizione nella parte più occidentale del paese 5 strutture di accoglienza dove assistere questi bambini.
Emergenza profughi
In queste ore in cui l’Ucraina è sotto attacco, l’emergenza sono i profughi. La gente si sta riversando sulle frontiere, la maggior parte concentrata a Leopoli, al confine con la Polonia ma anche lungo i valichi in Slovacchia e Ungheria. Caritas-Spes insieme a Caritas Ucraina, le due organizzazioni che fanno riferimento alla Chiesa greco cattolica e alla chiesa cattolica latina, sono impegnate in prima linea, con i loro operatori e coordinatori ad accogliere le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni.
Tetiana Stawnychy, direttrice di Caritas Ucraina, sta coordinando i diversi centri impegnati ad accogliere – soprattutto lungo la linea di confine ad ovest del Paese – i profughi, in maggioranza donne e bambini. Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili in zone più sicure.
Per chi fosse interessato ad approfondire la situazione in Ucraina e sapere nello specifico cosa, tramite Caritas Italiana e Internationalis, andremo a sostenere con la raccolta fondi, può consultare il Dossier Caritas Ucraina
Sul nostro territorio
Anche la Caritas diocesana di Gorizia segue con apprensione l’evolversi degli eventi in Ucraina.
Su incarico dell’Arcivescovo, mons. Carlo R. M. Redaelli, e secondo le indicazioni di Caritas Italiana, la Caritas diocesana invita a sostenere una raccolta fondi per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamandoci anche alla prossimità con le sorelle ed i fratelli ucraini presenti sul nostro territorio diocesano.
⇒ Caritas Italiana, che è in costante collegamento con le Caritas in Ucraina e in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis, resta accanto alla popolazione colpita dalla guerra e ci invita a non raccogliere generi alimentari, indumenti, coperte e medicinali, perché non è possibile garantirne l’arrivo alle corrette destinazioni, considerata la difficoltà nel varcare i confini con l’Ucraina.
Caritas diocesana si fa carico di raccogliere tutte le donazioni, che verranno successivamente fatte pervenire a Caritas Italiana per essere inoltrate ai canali ufficiali per i bisogni della popolazione ucraina.
I versamenti potranno essere effettuati a:
(Tali donazioni,godono delle detrazioni e deduzioni previsti dalla legislazione, art. 15, comma 1, lettera i-bis del D.P.R.917/1986 e art. 100, comma 2, lettera h del D.P.R. 917/1986. Si ricorda che, per beneficiare delle detrazioni fiscali e deduzioni previste dalla normativa si può richiedere una dichiarazione, nell’anno successivo alla donazione/elargizione, (per le donazioni effettuate nel 2022 nell’anno 2023) scrivendo a: amministrativo@caritasgorizia.it e comunicando il proprio codice fiscale e indirizzo).
Altri tipi di aiuti
⇒ La Caritas diocesana sta raccogliendo le disponibilità di alloggi da parte di privati, congregazioni religiose o enti pubblici. Si può segnalarli via mail all’indirizzo promozionecaritas@caritasgorizia.it o telefonando alla segreteria della Caritas (tel. 0481 525188 int.2 dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00).
Tali disponibilità saranno raccolte ed, eventualmente, attivate in caso di necessità.
Ulteriori comunicazioni saranno fornite in base all’evolversi degli eventi.